La ragazza con il vestito luminoso chiudeva gli occhi e immaginava la mano dell’uomo invisibile che la inseguiva ovunque. Lui era uno sfondo, un appoggio, ma anche un ostacolo che gli impediva la strada. Era molto comodo avere un supporto in più, anche nei momenti di risorse mancate.
Lei era una sua amica speciale, un’acqua giovane nei momenti di sete (ha cominciato ad averne tanti con l’arrivo di un altro decennio). Con lei condivideva certi segreti e luoghi bui del passato. Di momenti bui cominciava ad averne tanti e delle fonti di acqua giovane aveva sempre bisogno.
Lei osservava la comparsa di nomi sconosciuti delle ragazze nei vestiti luminosi. Il colore del suo vestito invece tendeva al grigio. L’aveva notato abbastanza presto per poter capire e salvarsi. Chissà se avrà il coraggio di lasciare questa mano?
(Liberamente ispirato al quadro “Hotel Drapperie 3” di Lolita Timofeeva)
28/12/2011 at 12:33
bello! ma come titolo lascerei solo “acqua giovane”
LikeLike